La filtrazione della luce blu può ridurre la durata del ricovero psichiatrico?
Al simposio WCP 2019, un vasto pubblico ha scoperto che, in Norvegia, in una nuova unità di psichiatria acuta sono state installate tecnologie innovative di luce e sensori per migliorare gli outcome di salute mentale. I pazienti sono esposti ad un ambiente serale in cui la luce blu viene filtrata, per simulare l’oscurità, e il sonno e la respirazione vengono monitorati mediante un rilevatore invisibile. Si sta studiando l’effetto della filtrazione della luce blu sulla durata del ricovero e i risultati potrebbero influenzare la progettazione futura delle unità ospedaliere.
Il potere della luce
Secondo il relatore, la luce è il più potente stimolo esterno del sistema circadiano del corpo, che include l’orologio biologico della melatonina responsabile dei cicli di sonno-veglia:
- di notte, la luce, ad esempio quella dei dispositivi elettronici, ritarda l’orologio circadiano sopprimendo e ritardando l’inizio della secrezione di melatonina1
- l’oscurità precoce in inverno anticipa l’inizio della secrezione di melatonina2
La luce influenza le funzioni cognitive e dell’umore attraverso cellule gangliari della retina intrinsecamente fotosensibili3
Inoltre, la luce influenza le funzioni cognitive e dell’umore attraverso cellule gangliari della retina intrinsecamente fotosensibili.3
Il potere della filtrazione della luce blu
La filtrazione della luce blu riduce la soppressione della melatonina indotta dalla luce e si può ottenere mediante:
- occhiali che bloccano la luce blu4
- filtri che bloccano la luce blu sulle lampadine5
- luci a LED con filtro della luce blu6
La filtrazione della luce blu riduce la soppressione della melatonina
Le strategie di filtrazione della luce blu sono state testate e riportate con successo nella pratica psichiatrica su piccola scala,7 mentre un RCT ha mostrato che gli occhiali che bloccano la luce blu sono efficaci e utilizzabili come trattamento add-on per la mania bipolare.8
Le strategie di filtrazione della luce blu possono ridurre la durata del ricovero psichiatrico?
Secondo il relatore, i pazienti psichiatrici ricoverati mostrano pattern di sonno-veglia disturbati, che sono stati associati a maggior durata del ricovero.9
Offrire un ambiente ospedaliero serale in cui la luce blu viene filtrata potrebbe migliorare i pattern di sonno-veglia e ridurre la durata del ricovero.
La stabilizzazione dei pattern di sonno potrebbe ridurre la durata del ricovero
Tuttavia, è difficile intervenire sulle infrastrutture ospedaliere, a meno che non vi sia la possibilità di farlo durante la costruzione dell’edificio, come nel caso del relatore e dei suoi colleghi in Norvegia.
Hanno progettato un protocollo per testare se un ambiente ospedaliero, in cui di sera la luce blu viene filtrata (“oscurità virtuale”) mediante tecnologie di illuminazione a LED regolabile:
- influenza i ritmi circadiani, il sonno e il risveglio
- migliora gli outcome di trattamento
- è accettabile per pazienti e personale
-
Inoltre, è stato condotto uno studio pilota per confermare che la tecnologia a rilevatori invisibili a banda ultra-larga era uno strumento pratico e conveniente in grado di fornire dati oggettivi in tempo reale relativi a sonno e respirazione senza disturbare i pazienti.10
Un successivo studio di proof-of-concept ha confermato che:
- l’ambiente in cui la luce blu viene filtrata ha portato ad una soppressione dei livelli di melatonina del 15% (come in caso di oscurità)
- l’ambiente a luce normale ha portato ad una soppressione del 45% dei livelli di melatonina
Le variazioni dell’esposizione alla luce sono state integrate nell’ambiente ospedaliero
Inoltre, l’ambiente in cui la luce blu viene filtrata è stato associato ad un tempo totale di sonno più lungo e a maggiore sonno rapid eye movement (REM).
L’obiettivo di un RCT pragmatico, a due bracci, in fase di svolgimento è arruolare 400 individui per determinare l’effetto della filtrazione della luce blu su durata del ricovero, sonno, sintomi, funzionamento, uso di farmaci ed eventuali eventi avversi.11
Our correspondent’s highlights from the symposium are meant as a fair representation of the scientific content presented. The views and opinions expressed on this page do not necessarily reflect those of Lundbeck.