Studio Complete: nuove evidenze nel trattamento con vortioxetina in pazienti depressi non responder

Andrea Fagiolini
Professore Ordinario - Università degli studi di Siena, via Banchi di Sotto 55, 53100 Siena

Razionale

Sulla base delle più recenti stime epidemiologiche, la depressione è da considerarsi una delle malattie più frequenti nella popolazione generale. Oltre 340 milioni di persone nel mondo ne sono affette. Si tratta, inoltre, di un disturbo a elevata ricorrenza, essendo infatti riportato che oltre 2/3 dei pazienti possa presentare ricadute; in particolare, dopo un primo episodio, la probabilità di una ricaduta risulta pari al 50%, mentre dopo un secondo episodio la probabilità di un terzo supera il 90%.

L’obiettivo primario del trattamento della depressione consiste nella risoluzione completa dei sintomi: ciò nonostante, l’esperienza clinica e i dati della letteratura indicano che, con gli attuali trattamenti, solo una percentuale limitata dei pazienti ottiene la piena remissione sintomatologica. I risultati dello studio di effectiveness STAR*D dimostrano che solo la metà dei pazienti risponde a un primo trial antidepressivo e una percentuale ancora inferiore, intorno al 30%, ottiene la remissione clinica. Un terzo dei pazienti depressi, infine, anche dopo molteplici trial farmacologici, non raggiungerà mai la guarigione completa.

Tutte le evidenze scientifiche e di letteratura che mostrano come nuove classi di farmaci siano in grado di apportare benefici clinici in pazienti che non abbiano risposto ad una terapia precedente, devono essere oggetto di analisi attenta e critica. Il lavoro Complete di recente pubblicazione sul Journal Affective Disorders ha valutato il trattamento di pazienti depressi che non avevano risposto a terapia precedente con SSRI /SNRI e che quindi avevano cambiato terapia assumendo un antidepressivo, vortioxetina, appartenente ad altra classe terapeutica, antidepressivi multimodali. Dal passaggio ad diversa terapia i pazienti hanno tratto beneficio non solo in termini di risposta antidepressiva, ma anche sull’emotional blunting, una condizione clinica che sarà oggetto di approfondita descrizione durante il webinar

 

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