Giornata Mondiale della Salute "Depressione: Parliamone"

7 Aprile 2017 Giornata Mondiale della salute - DEPRESSIONE: PARLIAMONE

 

Nel 1948 la prima Assemblea mondiale della salute (World Health Assembly) decide di istituire una giornata dedicata della salute in tutto il mondo. Dal 1950 la giornata mondiale della salute (World Health Day) si celebra dunque il 7 aprile, per ricordare la fondazione dell’Oms avvenuta il 7 aprile 1948. Ogni anno viene scelto per la giornata un tema specifico, che evidenzia un’area di particolare interesse per l’Oms.

La giornata è un’occasione per promuovere a livello globale la sensibilizzazione su argomenti cruciali di salute pubblica di interesse della comunità internazionale, e lanciare programmi a lungo termine sugli argomenti al centro dell’attenzione. La giornata mondiale della salute non è quindi un evento che si riduce ai lavori di un giorno, ma è ogni volta il punto di partenza di un percorso mirato a migliorare le condizioni di salute in tutto il mondo.

 

Al Congresso Europeo di Psichiatria in corso a Firenze e nella Giornata della Salute dell’Oms, il 7 aprile, la depressione sarà al centro del dibattito. Diffusa nella popolazione, considerata un problema globale di sanità pubblica, come diabete e ipertensione, la depressione, gravata inoltre da stigma e vergogna, spesso non viene percepita come condizione patologica. Chi ne è affetto ha un pesante carico di disabilità, al pari di chi soffre di malattie oncologiche e cardiologiche. Spesso la depressione si accompagna a patologie organiche, in oltre il 20% dei casi a diabete e disturbi cardiaci, nel 30% a malattie polmonari e neurologiche. Nonostante ciò solo un soggetto su cinque si cura. Talvolta i sintomi depressivi vengono ricondotti a una fisiologica risposta adattativa alla patologia medica, per cui ci si aspetta che la persona “reagisca”.

Perdita di sonno

Altre volte i sintomi vengono riconosciuti, ma non trattati, peggiorando così non solo la qualità della vita e delle relazioni di chi ne è affetto, ma anche aumentando il rischio di morte, fino a tre volte nel caso dell’infarto del miocardio, per fattori biologici correlati. Il sonno è tra i fattori di rischio principali per la depressione in tutte le età, ma nell’era digitale e dell’accelerazione tecnologica, la perdita di sonno e lo stress emozionale nei bambini e adolescenti li espone maggiormente a conseguenze a livello immunologico, endocrino e di depressione. La deprivazione di sonno può produrre conseguenze sul lungo periodo in termini di formazione dei circuiti cerebrali che correlano con un aumento di disturbi depressivi nel corso della vita, a comportamenti a rischio e all’abuso di sostanze.

Percorsi specialistici

La Società Italiana di Psichiatria reputa importante “fare rete” per raggiungere risultati concreti per combattere la depressione e, grazie alle evidenze scientifiche sui diversi fattori di rischio nell’adolescenza, nel periodo perinatale, durante la vita lavorativa, nel periodo della menopausa e nella terza età, vuole promuovere la nascita di validi percorsi diagnostici terapeutici specialistici per l’infanzia e l’adolescenza, in collaborazione con la scuola, la pediatria e la medicina generale. Per avvicinare le persone alle cure occorre inoltre informare i pazienti sulle varie opzioni terapeutiche oggi esistenti efficaci, sicure e appropriate in funzione dei casi. I tempi sono maturi per un Piano nazionale di lotta alla depressione che evidenzi i bisogni e gli strumenti da utilizzare e indichi il percorso da seguire.