Equilibrio vs burn-out durante COVID-19
Tra le responsabilità dei medici la salvaguardia di se stessi è un dovere. Coloro che assistono le persone con problemi di salute fisici e mentali possono essere vulnerabili all’angoscia, in particolare quando si interfacciano con numeri di pazienti senza precedenti, insufficienti risorse ed un alto tasso di mortalità tra gli anziani e meno. Suggerimenti pratici sulla prevenzione e coping sono contenuti in questo articolo.
Il 1° Aprile 2020, Medscape ha pubblicato una lista composta da più di 100 nomi di operatori sanitari morti a causa di COVID-19.1 Molte migliaia sono state infettate a livello mondiale.
La necessità di sopravvivere a questa crisi è di primaria importanza. Ma esistono rischi meno ovvi per la salute di coloro che stanno assistendo ineguagliabili numeri di pazienti gravemente ammalati.
L’esaurimento emotivo ed i sentimenti di fallimento contribuiscono alla condizione comunemente riferita come “burn-out”.2 Tra le conseguenze del burn-out in termini di salute mentale si annovera la depressione, l’abuso di alcol e l’ideazione suicidaria.3 Il burn-out è purtroppo comune tra i clinici durante i normali tempi.2,3 Ma questi non sono tempi normali.
L’esaurimento emotivo ed i sentimenti di fallimento sono purtroppo comuni tra i clinici durante i normali tempi. Ma questi non sono tempi normali
Le nuove sfide
Due specifici esempi riflettono tipologie di stress mai provate precedentemente.
Un recente studio ha evidenziato come un totale lockdown sociale possa causare segni di esaurimento tra il personale delle case di cura in un mese.4 In secondo luogo, coloro che lavoro nelle cure intensive affrontano quello che è stato definito "il triage più duro" che i medici potranno incontrare mai ossia nel dover razionare i respiratori tra persone ugualmente malate.5 Quando queste decisioni violano il codice etico o morale di un clinico, il “danno morale” può essere profondo.6
Suggerimenti in merito a come le conseguenze sulla salute mentale possono essere mitigate includono la preparazione dello staff in modo onesto sulle decisioni difficili che dovranno essere prese, creazione di forum nei quali le sfide emotive in tal senso possano essere discusse con sicurezza ed una supervisione di supporto.6
Raccomandazioni pratiche sulla prevenzione e coping
In termini di gestione del benessere mentale degli operatori sanitari in maniera più generale, “How Healthcare Personnel Can Help Take Care of Themselves” è tra le risorse prodotte dall’American Psychiatric Association in risposta alla pandemia di COVID-19.7
“Il medico guarisce te stesso” è un’esortazione secolare. Ora a ciò potremmo aggiungere: “Dottore, mantieniti in salute”
Tra le raccomandazioni viene riportato:
- Assicurarsi di soddisfare i propri bisogni fisici di idratarsi, cibarsi e dormire
- Fare pause regolari
- Mantenere i contatti con i propri cari
- Monitorare se stessi per le reazioni allo stress
- Assicurarsi che il proprio datore di lavoro abbia un piano per far fronte all’epidemia e che ci sia aderenza a tale guida
Coloro che lavorano con persone infette dovrebbero discutere apertamente con la propria famiglia riguardo rischi per loro e propri cari; intraprendere azioni per minimizzare il rischio; e la possibilità della quarantena.
Queste raccomandazioni sono in parte basate sulle pubblicazioni Taking Care of Patients During the Coronavirus Outbreak: A Guide for Psychiatrists; e Psychological Effects of Quarantine During the Coronavirus Outbreak, entrambe prodotte da Center for the Study of Traumatic Stress, Uniformed Services University, Bethesda, MD. Una fedele traduzione degli articoli può essere reperita ai seguenti link: